
«Il traffico di droga è un’impresa», il Fisco chiede 5 milioni agli spacciatori
Una trentina di pagine e una premessa in grassetto: «Nel caso di specie l’attività può essere inquadrata nell’esercizio di attività, organizzate in forma d’impresa, dirette a cessione di beni al dettaglio e, come tale, soggetta all’imposizione ai fini dell’Irpef, dell’Iva e dell’Irap». Secondo l’assunto — lo dice la legge — che «l’attività criminale organizzata in parola può essere inquadrata quale “società illecita occulta” quindi soggetto autonomo di imposta». Gli imprenditori sono presunti trafficanti di droga: 24 indagati dalla procura di Trento, in udienza preliminare — dovrebbe concludersi a fine ottobre — per associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina e hashish. Uno dei «soci», come li definisce il Fisco, marocchino di 54 anni, vive a Brescia. Gli altri tra Bergamo, Vicenza, Trento, Ravenna, Perugia, Reggio Calabria e Rimini.
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