Quando la realtà supera l'immaginazione
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Ricercato dalla polizia, risponde su Facebook: «Calmi, finisco delle cose e arrivo». Il post diventa virale

Quei classici post “ricercati”, quelli che la polizia americana ha usato fin dai tempi del selvaggio west per avvertire i cittadini di un criminale che vogliono catturare, sono diventati interattivi. Oggi vengono spesso pubblicati sulle pagine Facebook dai dipartimenti di polizia locali e, a volte, solo a volte, gli stessi fuggiaschi potrebbero rispondere. Così come è successo in questi giorni a Richland (nella Contea di Benton, a Washington), quando la polizia ha emesso una richiesta per Anthony Akers, 38 anni, per “Failure to Comply” (letteralmente mancato rispetto di una sentenza).

«Se si dispone di informazioni su questa persona chiamare allo 509-628-0333». Non ci crederete ma il primo a rispondere è stato proprio lui, il ricercato: «Calmi sto arrivando». E sì da non crederci, ma è andata proprio così. Lo scambio surreale è proseguito. Passa qualche ora ma Akers non si presenta e a quel punto la polizia riscrive: «Ti stiamo aspettando ma non sei ancora arrivato». E lui non si è fatto attendere e ha risposto: «Scusate finisco un paio di cose e sarò presto da voi... appena ho sistemato tutto». «Dovrei essere lì entro le prossime 48 ore».

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